ELABORIAMO UN PIANO DI COMUNICAZIONE

 

Cos'è il Piano di comunicazione

E’ uno strumento che serve a programmare le azioni di comunicazione di un’organizzazione in

un certo arco temporale.

 

Serve a gestire la comunicazione dell’organizzazione pubblica quando le decisioni strategiche della stessa organizzazione sono state già assunte e prima che la dirigenza manageriale decida di verificare l’impatto delle proprie scelte.

 

Perché si usa?

Consente di ordinare, sviluppare e impiegare risorse di tipo diverso, umane, strumentali, economiche, per conseguire la massima probabilità di raggiungere determinati obiettivi comunicativi.

 

La strategia di piano

a) Le informazioni si dotano di un senso (no eccessi o confusione di informazioni)

b) Il senso è tale in relazione al destinatario (dare valore alle sue reazioni).

 

IL PIANO COME MAPPA

Una mappa intelligente, ragionata di ciò che si dovrebbe fare, da parte di chi, con quali risorse.

Convergenza tra Comunicazione Esterna e Comunicazione Interna

Mettere in relazione, attraverso le azioni di comunicazione:

1.l’organizzazione e i suoi pubblici di riferimento,

2. aiutare ad individuare le migliori decisioni possibili e con il maggior consenso possibile.

 

INDIVIDUARE PER COMUNICARE

Individuare:

·         attori

·         modalità di gestione

·         immagine

Per comunicare:

·         la mission,

·         i programmi realizzati,

·         la volontà di fare

 

QUALI MEZZI UTILIZZARE?

L’individuazione dei mezzi dipende:

·         penetrazione raggiungibile dal mezzo rispetto ad un target specifico;

·         quantità media di volte che ciascun individuo del target è contattato     potenzialmente

·         misura della fedeltà di fruizione

 

SCELTA DELLE STRATEGIE

Scelta delle modalità

·         diretta/mediata

·         vasta/piccola scala

Tipologie di scelta

·         Educativo

·         Informativo

·         Intrattenimento/Divertimento

·         Composizione delle precedenti categorie 

 

Media e modelli

Comunicazione tradizionale

_Pubblicità mass-mediatica

_Prodotti editoriali

·         brochure

·         depliant

·         giornali

_Prodotti audiovisivi

·         Video

_Comunicazione visiva/cartellonistica

·         Manifesti

Comunicazione organizzativa

·         Ufficio stampa

·         Organizzazione eventi

·         Fiere

Comunicazione on-line

·         Direct Marketing

 

TECNICHE DI ELABORAZIONE DELLE IDEE: LA CONVERSIONE

 

I Plus

VALUTARE UNA IDEA PER VOLTA, TENENDO PRESENTE:

·         Che cosa c’è di buono nell’idea?

·         Che cosa funziona a dovere?

·         Che vantaggi porta?

·         Che cosa c’è di originale/innovativo in questa idea?

 

I potenziali

·         A cosa può portare ciò?

·         Che cosa di altro potrebbe uscire da ciò?

·         Che opportunità possono emergere come risultato?

·         Quali applicazioni o possibili guadagni futuri possono

               rivelarsi?

I potenziali sono espressi con la formula: Potrebbe….

 

I Dubbi

·         Quali dubbi porta questa idea?

·         Che cosa potrebbe andare storto?

·         Quali svantaggi sono correlati a ciò?

·         Quali sono i limiti?

I dubbi sono espressi in forma di problema, con la formula:

·         Come posso?

·         In che modo si potrebbe?

Superare i dubbi

·         Quali sono le idee alternative per superare i dubbi?

·         Cosa può essere fatto per minimizzare questi dubbi?

Esempio:

·         essere più completa?

·         essere più facile da realizzare?

 

STRUTTURA DEL PIANO DI COMUNICAZIONE

 

1. Il posizionamento dell’organizzazione

In questa sezione deve essere sintetizzato l’orientamento di fondo dell’organizzazione, il suo sistema di valori. Essa costituirà “lo sfondo” (ad esempio, attraverso uno slogan) e la regola generativa di tutti i messaggi più specifici.

·         Cos’è l’organizzazione?

·         Qual è la sua storia?

·         Cosa non è?

·         A quali valori si ispira?

 

2. Analisi della situazione

Individuazione dei principali problemi di fronte all’organizzazione

Quali sono i principali problemi per l’organizzazione?

Il contesto generale in cui l’organizzazione si muove

(crescita/contrazione, attenzione/marginalizzazione ecc.).

Qual è il contesto in cui l’organizzazione opera?

 

3. Analisi del Target

Individuazione delle tipologie e delle caratteristiche dell’utenza dell’organizzazione

Quali sono le principali tipologie di utenti?

Quali sono le strutture sociali attraverso cui si sviluppa la comunicazione tra gli utenti?

Dove e come si incontrano gli utenti?

  • Come comunicano tra loro?
  • Ci sono delle figure leader?

Quali sono le figure-chiave che influenzano gli utenti?

Ci sono figure chiave che influenzano gli utenti (es. famiglia, fratelli più grandi, amici, colleghi, ecc.)?

Qual è il target della comunicazione?

  • Il target sono gli utenti?
  • Quali sono gli atteggiamenti dei target nei confronti dei vari media?
  • Qual è la percezione da parte dei target nei confronti dell’organizzazione?

Quale tipo di messaggio ha più possibilità di raggiungere il target?

·         razionale/emotivo,

·         iconico/verbale

 

4. Identificazione dell’ oggetto del piano di comunicazione  

·         Articolare l’oggetto in relazione alle principali categorie di attori    

·         Quali sono gli atteggiamenti dei target (e degli utenti, nel caso non

               siano la stessa cosa) nei confronti dell’oggetto?

 ·         In che modo la comunicazione può contribuire a risolvere i problemi

              identificati?

 

5. analisi della comunicazione effettuata in precedenza

Prendere in esame brochures, siti web, video, presentazioni prodotte in precedenza

Quali sono i punti di forza e di debolezza della comunicazione effettuata in precedenza?

 

6. Gli obiettivi della strategia della Comunicazione

Indicare gli obiettivi in ordine di priorità. E’ preferibile che gli obiettivi siano pochi (da 1 a 3), in modo da finalizzare meglio la comunicazione

 

Consapevolezza (far venire a conoscenza di un insieme di informazioni)

Quali sono gli aspetti di cui l’utente alla fine della comunicazione dovrà essere consapevole?

Comprensione (far comprendere il messaggio)

Quali sono gli aspetti che l’utente alla fine della comunicazione dovrà aver compreso?

Motivazione (fare in modo che il target sia motivato ad agire)

A cosa dovrà essere motivato l’utente alla fine della comunicazione?

Azione (fare in modo che il target agisca nella direzione voluta)

Quali azioni dovrà compiere l’utente alla fine della comunicazione?

 

La definizione dei contenuti del messaggio (esempio)

 

Problema

Obiettivo

Contenuto del messaggio

 

[consapevolezza]

Definire la mission

Migliorare la conoscenza dell’esistenza dell’organizzazione

[comprensione]

Spiegare cosa potrebbe accadere senza i nostri servizi?

[motivazione]

Il target non sceglie noi perché ha migliori opportunità con altri?

Quali opportunità potrebbero esserci con noi?

[azione]

Fare in modo che si possa accedere con facilità alle informazioni

 

7. La realizzazione

Il Medium (sito web? brochure? video? Ufficio informazioni? Cartellonistica? Evento promozionale?)

Razionale / emotivo?

Immagini / testo?

Metafore / linguaggio realistico?

Slogan / argomentazioni?